Alexander Girard
12 gennaio 2017
28 gennaio 2016
Nel 2013, sempre per Ingo Maurer, ha creato My New Flame, un progetto che è subito stato inserito nella collezione permanente del Moma. Le sue sperimentazioni, a cavallo tra arte e tecnologia, nei settori della moda e del design, rivelano la sua originale capacità nel creare magie di luce, pressoché immateriali. Quasi per incanto, riproduce lo scintillio dei candelabri classici con esili strisce di LED, rendendo avveniristici i classici effetti luminosi. I suoi prodigi di luce volteggiano nello spazio, quasi fossero tracciati da una bacchetta magica.
Di stanza a Londra, Moritz Waldemeyer si è fatto conoscere nel mondo della moda e del design per i suoi magici effetti luminosi. Il suo debutto risale al 2004 con un lampadario interattivo creato per Swarovski assieme a Ron Arad. Ha collaborato con Zaha Hadid, con Hussein Chalayan e partecipato alla mostra del Moma Design and the Elastic Mind. Si è fatto conoscere a Milano, dove allo spazio Krizia, nell’ambito dell’esposizione di Ingo Maurer, ha proposto un magico lampadario a LED.
DOVE: 11 W 53rd St, New York, NY 10019, Stati Uniti
Di stanza a Londra, Moritz Waldemeyer si è fatto conoscere nel mondo della moda e del design per i suoi magici effetti luminosi. Il suo debutto risale al 2004 con un lampadario interattivo creato per Swarovski assieme a Ron Arad. Ha collaborato con Zaha Hadid, con Hussein Chalayan e partecipato alla mostra del Moma Design and the Elastic Mind. Si è fatto conoscere a Milano, dove allo spazio Krizia, nell’ambito dell’esposizione di Ingo Maurer, ha proposto un magico lampadario a LED. Nel 2013, sempre per Ingo Maurer, ha creato My New Flame, un progetto che è subito stato inserito nella collezione permanente del Moma. Le sue sperimentazioni, a cavallo tra arte e tecnologia, nei settori della moda e del design, rivelano la sua originale capacità nel creare magie di luce, pressoché immateriali. Quasi per incanto, riproduce lo scintillio dei candelabri classici con esili strisce di LED, rendendo avveniristici i classici effetti luminosi. I suoi prodigi di luce volteggiano nello spazio, quasi fossero tracciati da una bacchetta magica.
The Moodboarders è un occhio spalancato sul mondo del progetto in tutte le sue multiformi declinazioni, capace di cogliere, anche nel quotidiano, lo straordinario. È la misura della temperatura epocale. È l’antenna sensibile capace di captare le tendenze sul nascere, i talenti che sbocciano, le estetiche trascurate. Non saggi, ma appunti veloci per sintonizzarsi sul ritmo del nostro tempo. Abbiamo viaggiato un anno senza fermarci e perché di questo viaggio non si smarrisca il ricordo abbiamo deciso di editare una versione cartacea. Abbiamo eliminato l’episodico, l’effimero e il fugace, cercando di mantenere la varietà degli argomenti e il loro fluido susseguirsi, di preservare la sorpresa delle scoperte, degli eventi colti nel loro manifestarsi, delle creazioni appena germogliate.