Stanze
30 giugno 2016
19 maggio 2016
Nell’ antico chiostro minore di San Simpliciano, in zona Brera, su un tappeto di sale, i giapponesi Nendo hanno disposto in file ordinate cinquanta sedie, ispirate con le loro distorsioni alla popolare cultura Manga, creando una coreografia in bianco e nero, esaltata dalle finiture specchiate delle strutture in alluminio che giocavano con i bagliori cristallini del sale. Ancora una volta Nendo ha rivelato il dono di fare spettacolo con installazioni di minimale purezza, che niente concedono alla ridondanza e all’eccesso, riconfermando l’originalità di un approccio progettuale, capace di scrivere partiture complesse con pochi meditati segni e rivelando come per un efficace effetto coreografico, talvolta, siano sufficienti pochi accenti adatti a costruire un intrigante dialogo.
DOVE: Piazza S. Simpliciano, 7, 20100 Milano
Nell’ antico chiostro minore di San Simpliciano, in zona Brera, su un tappeto di sale, i giapponesi Nendo hanno disposto in file ordinate cinquanta sedie, ispirate con le loro distorsioni alla popolare cultura Manga, creando una coreografia in bianco e nero, esaltata dalle finiture specchiate delle strutture in alluminio che giocavano con i bagliori cristallini del sale. Ancora una volta Nendo ha rivelato il dono di fare spettacolo con installazioni di minimale purezza, che niente concedono alla ridondanza e all’eccesso, riconfermando l’originalità di un approccio progettuale, capace di scrivere partiture complesse con pochi meditati segni e rivelando come per un efficace effetto coreografico, talvolta, siano sufficienti pochi accenti adatti a costruire un intrigante dialogo.
The Moodboarders è un occhio spalancato sul mondo del progetto in tutte le sue multiformi declinazioni, capace di cogliere, anche nel quotidiano, lo straordinario. È la misura della temperatura epocale. È l’antenna sensibile capace di captare le tendenze sul nascere, i talenti che sbocciano, le estetiche trascurate. Non saggi, ma appunti veloci per sintonizzarsi sul ritmo del nostro tempo. Abbiamo viaggiato un anno senza fermarci e perché di questo viaggio non si smarrisca il ricordo abbiamo deciso di editare una versione cartacea. Abbiamo eliminato l’episodico, l’effimero e il fugace, cercando di mantenere la varietà degli argomenti e il loro fluido susseguirsi, di preservare la sorpresa delle scoperte, degli eventi colti nel loro manifestarsi, delle creazioni appena germogliate.