Ping Pong @ Westfield Stratford: a Londra come a Shangai
28 maggio 2015
15 ottobre 2015
L’esuberante artista portoghese Joana Vasconcelos nella sua recente mostra alla galleria Phillips di Londra (agosto 2015) ha esposto una serie di opere di piccolo formato, simili a ex voto, ideali protagoniste di cappelle votive, le wunderkammer sacre, frequenti nei santuari portoghesi. Da cornici barocche, anche a forma di cuore, sgorgano grovigli di passamanerie, elaborate tessiture di perline dondolano dai soffitti e trofei all’uncinetto, punteggiati di perle colorate, decorano composizioni geometriche rivestite di piastrelle colorate. Ancora una volta Joana costruisce meraviglie, lavorando all’uncinetto fili colorati. La sua arte stupisce, nonostante utilizzi un umile lavoro femminile, come la maglia e l’uncinetto. Le sue installazioni non sono il risultato di gesti eroici, ma il frutto del lavoro paziente di donne del popolo che collaborano con lei per tessere, giorno dopo giorno, prodigi.
DOVE: Phillips Gallery, 30 Berkeley Square, Londra W1J 6EX, Regno Unito
L’esuberante artista portoghese Joana Vasconcelos nella sua recente mostra alla galleria Phillips di Londra (agosto 2015) ha esposto una serie di opere di piccolo formato, simili a ex voto, ideali protagoniste di cappelle votive, le wunderkammer sacre, frequenti nei santuari portoghesi. Da cornici barocche, anche a forma di cuore, sgorgano grovigli di passamanerie, elaborate tessiture di perline dondolano dai soffitti e trofei all’uncinetto, punteggiati di perle colorate, decorano composizioni geometriche rivestite di piastrelle colorate. Ancora una volta Joana costruisce meraviglie, lavorando all’uncinetto fili colorati. La sua arte stupisce, nonostante utilizzi un umile lavoro femminile, come la maglia e l’uncinetto. Le sue installazioni non sono il risultato di gesti eroici, ma il frutto del lavoro paziente di donne del popolo che collaborano con lei per tessere, giorno dopo giorno, prodigi.
DOVE: Phillips Gallery, 30 Berkeley Square, Londra W1J 6EX, Regno Unito
The Moodboarders è un occhio spalancato sul mondo del progetto in tutte le sue multiformi declinazioni, capace di cogliere, anche nel quotidiano, lo straordinario. È la misura della temperatura epocale. È l’antenna sensibile capace di captare le tendenze sul nascere, i talenti che sbocciano, le estetiche trascurate. Non saggi, ma appunti veloci per sintonizzarsi sul ritmo del nostro tempo. Abbiamo viaggiato un anno senza fermarci e perché di questo viaggio non si smarrisca il ricordo abbiamo deciso di editare una versione cartacea. Abbiamo eliminato l’episodico, l’effimero e il fugace, cercando di mantenere la varietà degli argomenti e il loro fluido susseguirsi, di preservare la sorpresa delle scoperte, degli eventi colti nel loro manifestarsi, delle creazioni appena germogliate.