La Heller Gallery di New York, specializzata in artisti del vetro, ha presentato al Sofa di Chicago, l’annuale rassegna (novembre) dedicata a oggetti funzionali, artistici e di design, una selezione di opere in metallo e vetro di Michael Glancy, artista che vanta alcune opere esposte in permanenza al Metropolitan Museum di New York. Il lavoro di Glancy si distingue nell’ambito della produzione vetraria per un approccio scultoreo che regala ai suoi vasi di forma classica superfici che sembrano lavorate al cesello, al pari dei metalli. Michael tratta il vetro, non per esaltarne trasparenza e fragilità, ma per renderlo simile alle pietre dure finemente intarsiate, con inediti effetti di rilievo e di ramages che denunziano una singolare perizia esecutiva. Le sue creazioni, più che opere della mano, paiono il risultato di magiche alchimie. Il suo stile opulento, definibile organico/geologico, gli ha valso numerosi riconoscimenti e la presenza nelle collezioni di numerosi musei.

DOVE: Festival Hall, Navy Pier – 600 East Grand Avenue Chicago, IL 60611

La Heller Gallery di New York, specializzata in artisti del vetro, ha presentato al Sofa di Chicago, l’annuale rassegna (novembre) dedicata a oggetti funzionali, artistici e di design, una selezione di opere in metallo e vetro di Michael Glancy, artista che vanta alcune opere esposte in permanenza al Metropolitan Museum di New York. Il lavoro di Glancy si distingue nell’ambito della produzione vetraria per un approccio scultoreo che regala ai suoi vasi di forma classica superfici che sembrano lavorate al cesello, al pari dei metalli. Michael tratta il vetro, non per esaltarne trasparenza e fragilità, ma per renderlo simile alle pietre dure finemente intarsiate, con inediti effetti di rilievo e di ramages che denunziano una singolare perizia esecutiva. Le sue creazioni, più che opere della mano, paiono il risultato di magiche alchimie. Il suo stile opulento, definibile organico/geologico, gli ha valso numerosi riconoscimenti e la presenza nelle collezioni di numerosi musei.

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The Moodboarders è un occhio spalancato sul mondo del progetto in tutte le sue multiformi declinazioni, capace di cogliere, anche nel quotidiano, lo straordinario. È la misura della temperatura epocale. È l’antenna sensibile capace di captare le tendenze sul nascere, i talenti che sbocciano, le estetiche trascurate. Non saggi, ma appunti veloci per sintonizzarsi sul ritmo del nostro tempo. Abbiamo viaggiato un anno senza fermarci e perché di questo viaggio non si smarrisca il ricordo abbiamo deciso di editare una versione cartacea. Abbiamo eliminato l’episodico, l’effimero e il fugace, cercando di mantenere la varietà degli argomenti e il loro fluido susseguirsi, di preservare la sorpresa delle scoperte, degli eventi colti nel loro manifestarsi, delle creazioni appena germogliate.