Vasi Miuccia di Cristina Celestino
30 gennaio 2015
24 luglio 2015
La Triennale di Milano ha ospitato il 2 luglio le sfilate di 14 scuole di moda italiana. L’evento, patrocinato da Camera della Moda, ha rivelato l’alta temperatura dei futuri talenti, trasgressivi, ma già dotati di astuzie professionali. La kermesse, durata tutta la giornata, si è conclusa con la proclamazione di un vincitore selezionato da una giuria di esperti, composta, tra gli altri, da Carlo Capasa, presidente di Camera della moda, da Sara Maino di Vogue Italia, da Roberta Valentini, titolare del concept store Penelope di Brescia. Giulia Guadagni dell’Istituto Marangoni si è aggiudicata il premio con una collezione donna che ibrida, con astuzia, l’attualità del trend con una virtuosa esecuzione manuale capace di donare ai capi l’aura della couture.
DOVE: Viale Emilio Alemagna, 6, 20121 Milano
La Triennale di Milano ha ospitato il 2 luglio le sfilate di 14 scuole di moda italiana. L’evento, patrocinato da Camera della Moda, ha rivelato l’alta temperatura dei futuri talenti, trasgressivi, ma già dotati di astuzie professionali. La kermesse, durata tutta la giornata, si è conclusa con la proclamazione di un vincitore selezionato da una giuria di esperti, composta, tra gli altri, da Carlo Capasa, presidente di Camera della moda, da Sara Maino di Vogue Italia, da Roberta Valentini, titolare del concept store Penelope di Brescia. Giulia Guadagni dell’Istituto Marangoni si è aggiudicata il premio con una collezione donna che ibrida, con astuzia, l’attualità del trend con una virtuosa esecuzione manuale capace di donare ai capi l’aura della couture.
DOVE: Viale Emilio Alemagna, 6, 20121 Milano
The Moodboarders è un occhio spalancato sul mondo del progetto in tutte le sue multiformi declinazioni, capace di cogliere, anche nel quotidiano, lo straordinario. È la misura della temperatura epocale. È l’antenna sensibile capace di captare le tendenze sul nascere, i talenti che sbocciano, le estetiche trascurate. Non saggi, ma appunti veloci per sintonizzarsi sul ritmo del nostro tempo. Abbiamo viaggiato un anno senza fermarci e perché di questo viaggio non si smarrisca il ricordo abbiamo deciso di editare una versione cartacea. Abbiamo eliminato l’episodico, l’effimero e il fugace, cercando di mantenere la varietà degli argomenti e il loro fluido susseguirsi, di preservare la sorpresa delle scoperte, degli eventi colti nel loro manifestarsi, delle creazioni appena germogliate.