Il nuovo classico
6 febbraio 2017
10 novembre 2016
I romagnoli Bertozzi e Casoni sono dei virtuosi della ceramica, in grado di modellarla più vera del vero. Dal 25 marzo sino al 24 settembre 2017 nella Pinacoteca civica di Ascoli Piceno presenteranno la mostra “Minimi Avanzi”, curata da Stefano Papetti, Elisa Mori, Giorgia Berardinelli e Silvia Bartolini. Il tema della esposizione è il cibo in tutte le sue declinazioni: avanzi, rifiuti, rimasugli, pattumiere, ma anche fiori, farfalle, animali, giornali e i più disparati elementi della vita quotidiana che, smembrati e riassemblati compongono delle insolite, iperrealiste nature morte, in ceramica policroma.
Il percorso espositivo si compone di 24 opere di diverso formato, cui si aggiunge una installazione inedita che si snoda attraverso le sale della Pinacoteca, dialogando con gli spazi d’epoca. “Minimi avanzi” si rivela puntuale manifesto di una pratica artistica iperrealistica, ai limiti del surreale che cristallizza il deperibile trasformandolo, grazie alla perizia esecutiva, in sorprendente opera artistica.
DOVE: Piazza Arrigo, 63100 Ascoli Piceno AP
I romagnoli Bertozzi e Casoni sono dei virtuosi della ceramica, in grado di modellarla più vera del vero. Dal 25 marzo sino al 24 settembre 2017 nella Pinacoteca civica di Ascoli Piceno presenteranno la mostra “Minimi Avanzi”, curata da Stefano Papetti, Elisa Mori, Giorgia Berardinelli e Silvia Bartolini. Il tema della esposizione è il cibo in tutte le sue declinazioni: avanzi, rifiuti, rimasugli, pattumiere, ma anche fiori, farfalle, animali, giornali e i più disparati elementi della vita quotidiana che, smembrati e riassemblati compongono delle insolite, iperrealiste nature morte, in ceramica policroma. Il percorso espositivo si compone di 24 opere di diverso formato, cui si aggiunge una installazione inedita che si snoda attraverso le sale della Pinacoteca, dialogando con gli spazi d’epoca. “Minimi avanzi” si rivela puntuale manifesto di una pratica artistica iperrealistica, ai limiti del surreale che cristallizza il deperibile trasformandolo, grazie alla perizia esecutiva, in sorprendente opera artistica.
The Moodboarders è un occhio spalancato sul mondo del progetto in tutte le sue multiformi declinazioni, capace di cogliere, anche nel quotidiano, lo straordinario. È la misura della temperatura epocale. È l’antenna sensibile capace di captare le tendenze sul nascere, i talenti che sbocciano, le estetiche trascurate. Non saggi, ma appunti veloci per sintonizzarsi sul ritmo del nostro tempo. Abbiamo viaggiato un anno senza fermarci e perché di questo viaggio non si smarrisca il ricordo abbiamo deciso di editare una versione cartacea. Abbiamo eliminato l’episodico, l’effimero e il fugace, cercando di mantenere la varietà degli argomenti e il loro fluido susseguirsi, di preservare la sorpresa delle scoperte, degli eventi colti nel loro manifestarsi, delle creazioni appena germogliate.