Il nuovo vocabolario della moda italiana
10 dicembre 2015
14 gennaio 2016
La rassegna propone la variegata produzione di questo designer indipendente, estraneo alla tendenze, capace di spaziare con perizia dal design puramente industriale a realizzazioni di natura più artistica, abbinando in maniera originale, vetro, legni pregiati e alluminio. Il suo repertorio spazia dall’auto alle lampade a sospensione, alle sedie, agli scrittoi dove il legno di sposa con l’alluminio dorato, alle biciclette, rivelando una mano originale e sicura, capace d’innovazioni, esenti da inutili bizzarrie.
La mostra dedicata a Michael Young, curata da Maria Cristina Didero, al Grand Hornu (Belgio, 31/01/2016- 29/05/2016) racconta l’esperienza progettuale di questo designer inglese, stabilitosi a Hong Kong, dopo un passaggio in Islanda per via di una moglie artista islandese. Il comune denominatore dei progetti in mostra è l’utilizzo dell’alluminio, che Michael lavora in modo magistrale, al pari di un novello Benvenuto Cellini, anche in abbinamento con altre materie.
WHERE: Grand Hornu – Rue Sainte-Louise 82, 7301 Boussu, Belgium
La mostra dedicata a Michael Young, curata da Maria Cristina Didero, al Grand Hornu (Belgio, 31/01/2016- 29/05/2016) racconta l’esperienza progettuale di questo designer inglese, stabilitosi a Hong Kong, dopo un passaggio in Islanda per via di una moglie artista islandese. Il comune denominatore dei progetti in mostra è l’utilizzo dell’alluminio, che Michael lavora in modo magistrale, al pari di un novello Benvenuto Cellini, anche in abbinamento con altre materie.
La rassegna propone la variegata produzione di questo designer indipendente, estraneo alla tendenze, capace di spaziare con perizia dal design puramente industriale a realizzazioni di natura più artistica, abbinando in maniera originale, vetro, legni pregiati e alluminio. Il suo repertorio spazia dall’auto alle lampade a sospensione, alle sedie, agli scrittoi dove il legno di sposa con l’alluminio dorato, alle biciclette, rivelando una mano originale e sicura, capace d’innovazioni, esenti da inutili bizzarrie.
The Moodboarders è un occhio spalancato sul mondo del progetto in tutte le sue multiformi declinazioni, capace di cogliere, anche nel quotidiano, lo straordinario. È la misura della temperatura epocale. È l’antenna sensibile capace di captare le tendenze sul nascere, i talenti che sbocciano, le estetiche trascurate. Non saggi, ma appunti veloci per sintonizzarsi sul ritmo del nostro tempo. Abbiamo viaggiato un anno senza fermarci e perché di questo viaggio non si smarrisca il ricordo abbiamo deciso di editare una versione cartacea. Abbiamo eliminato l’episodico, l’effimero e il fugace, cercando di mantenere la varietà degli argomenti e il loro fluido susseguirsi, di preservare la sorpresa delle scoperte, degli eventi colti nel loro manifestarsi, delle creazioni appena germogliate.