Hubert Le Gall
14 luglio 2016
29 ottobre 2015
Museum of Friendship, il fashion brand con sede a Londra fondato dal designer cinese Momo Wang nel 2014, ha recentemente svelato la sua collezione SS16 alla Shanghai Fashion Week. Momo ha preso ispirazione da un suo viaggio a Tokyo, in particolare dal look delle studentesse al ritorno da scuola; il nome della collezione, “After School”, deriva proprio da questo. Wang cerca di ricreare le scene degli anni 90 facendo forza sulle sue memorie di bambina e la sua consapevolezza riguardo la cultura adolescenziale. Laureata al Central Saint Martins, Momo Wang ha ottenuto il terzo posto al L’Oréal Professional Talent Awards 2011. Ha inoltre vinto, nello stesso anno, anche il premio Textprint. Prima di lanciare MOF, Momo ha presentato varie collezioni artiginali, tutti celebrate con successo.
DOVE: Londra
Museum of Friendship, il fashion brand con sede a Londra fondato dal designer cinese Momo Wang nel 2014, ha recentemente svelato la sua collezione SS16 alla Shanghai Fashion Week. Momo ha preso ispirazione da un suo viaggio a Tokyo, in particolare dal look delle studentesse al ritorno da scuola; il nome della collezione, “After School”, deriva proprio da questo. Wang cerca di ricreare le scene degli anni 90 facendo forza sulle sue memorie di bambina e la sua consapevolezza riguardo la cultura adolescenziale. Laureata al Central Saint Martins, Momo Wang ha ottenuto il terzo posto al L’Oréal Professional Talent Awards 2011. Ha inoltre vinto, nello stesso anno, anche il premio Textprint. Prima di lanciare MOF, Momo ha presentato varie collezioni artiginali, tutti celebrate con successo.
The Moodboarders è un occhio spalancato sul mondo del progetto in tutte le sue multiformi declinazioni, capace di cogliere, anche nel quotidiano, lo straordinario. È la misura della temperatura epocale. È l’antenna sensibile capace di captare le tendenze sul nascere, i talenti che sbocciano, le estetiche trascurate. Non saggi, ma appunti veloci per sintonizzarsi sul ritmo del nostro tempo. Abbiamo viaggiato un anno senza fermarci e perché di questo viaggio non si smarrisca il ricordo abbiamo deciso di editare una versione cartacea. Abbiamo eliminato l’episodico, l’effimero e il fugace, cercando di mantenere la varietà degli argomenti e il loro fluido susseguirsi, di preservare la sorpresa delle scoperte, degli eventi colti nel loro manifestarsi, delle creazioni appena germogliate.