I monumenti di Studio Job
28 maggio 2015
4 agosto 2016
Dal 1998 il Salone Satellite, guidato con passione e dedizione da Marva Griffin, è “il fronte” dei nuovi talenti. Rappresenta per i giovani designer, provenienti dai quattro angoli del mondo, la possibilità di far conoscere il proprio lavoro al pubblico del Salone del Mobile, e offre alle aziende del settore una ragionata selezione delle nuove promesse. Il Salone Satellite rappresenta un incubatore di progettisti, un essenziale strumento di promozione e un puntuale termometro della nuova creatività. Vi presentiamo alcuni degli espositori del 2016 che vengono da lontano, convinti che il Salone del Mobile di Milano sia il posto dove bisogna essere per far conoscere al mondo intero le proprie creazioni: il greco Chris Basias e le sue lampade; il brasiliano Gustavo Martini, appena diplomato in product design all’Istituto Marangoni design di Milano, con la sua elegante installazione in metallo; i finlandesi Simo Serpola e Kasper Nyman con la loro rigorosa collezione di arredi; i polacchi Svarog e i loro intarsi lignei.
DOVE: Milano
Dal 1998 il Salone Satellite, guidato con passione e dedizione da Marva Griffin, è “il fronte” dei nuovi talenti. Rappresenta per i giovani designer, provenienti dai quattro angoli del mondo, la possibilità di far conoscere il proprio lavoro al pubblico del Salone del Mobile, e offre alle aziende del settore una ragionata selezione delle nuove promesse. Il Salone Satellite rappresenta un incubatore di progettisti, un essenziale strumento di promozione e un puntuale termometro della nuova creatività. Vi presentiamo alcuni degli espositori del 2016 che vengono da lontano, convinti che il Salone del Mobile di Milano sia il posto dove bisogna essere per far conoscere al mondo intero le proprie creazioni: il greco Chris Basias e le sue lampade; il brasiliano Gustavo Martini, appena diplomato in product design all’Istituto Marangoni design di Milano, con la sua elegante installazione in metallo; i finlandesi Simo Serpola e Kasper Nyman con la loro rigorosa collezione di arredi; i polacchi Svarog e i loro intarsi lignei.
The Moodboarders è un occhio spalancato sul mondo del progetto in tutte le sue multiformi declinazioni, capace di cogliere, anche nel quotidiano, lo straordinario. È la misura della temperatura epocale. È l’antenna sensibile capace di captare le tendenze sul nascere, i talenti che sbocciano, le estetiche trascurate. Non saggi, ma appunti veloci per sintonizzarsi sul ritmo del nostro tempo. Abbiamo viaggiato un anno senza fermarci e perché di questo viaggio non si smarrisca il ricordo abbiamo deciso di editare una versione cartacea. Abbiamo eliminato l’episodico, l’effimero e il fugace, cercando di mantenere la varietà degli argomenti e il loro fluido susseguirsi, di preservare la sorpresa delle scoperte, degli eventi colti nel loro manifestarsi, delle creazioni appena germogliate.