Venini di nuovo a Milano
10 dicembre 2015
30 gennaio 2015
Negli anni cinquanta Paolo Venini creò nelle fornaci di Murano per il suo marchio, degli obelischi da tavolo in vetro colorato, oggi appartenenti alla collezione di Marco Arosio. Distanti dalle morbide rotondità dei suoi classici vasi, le geometrie rigorose e i profili nitidi, che oggi appaiono di assoluta modernità, rivelano inaspettate analogie con la serie di souvenir in metacrilato proposte alla mostra del MAD (Museo di Arte e Design) sui Makers nell’autunno del 2014 dal designer russo Constantin Boym, residente da lungo tempo a New York. Con il tocco d’ironia che sempre distingue il suo lavoro, Boym ha stilizzato le sagome di alcuni dei monumenti americani, riproducendole in formato mignon, in lucidi e squillanti colori, inaugurando una stagione di design per i souvenir.
Dove: Murano, Fondamenta Vetrai, 50
Negli anni cinquanta Paolo Venini creò nelle fornaci di Murano per il suo marchio, degli obelischi da tavolo in vetro colorato, oggi appartenenti alla collezione di Marco Arosio. Distanti dalle morbide rotondità dei suoi classici vasi, le geometrie rigorose e i profili nitidi, che oggi appaiono di assoluta modernità, rivelano inaspettate analogie con la serie di souvenir in metacrilato proposte alla mostra del MAD (Museo di Arte e Design) sui Makers nell’autunno del 2014 dal designer russo Constantin Boym, residente da lungo tempo a New York. Con il tocco d’ironia che sempre distingue il suo lavoro, Boym ha stilizzato le sagome di alcuni dei monumenti americani, riproducendole in formato mignon, in lucidi e squillanti colori, inaugurando una stagione di design per i souvenir.
Dove: Murano, Fondamenta Vetrai, 50
The Moodboarders è un occhio spalancato sul mondo del progetto in tutte le sue multiformi declinazioni, capace di cogliere, anche nel quotidiano, lo straordinario. È la misura della temperatura epocale. È l’antenna sensibile capace di captare le tendenze sul nascere, i talenti che sbocciano, le estetiche trascurate. Non saggi, ma appunti veloci per sintonizzarsi sul ritmo del nostro tempo. Abbiamo viaggiato un anno senza fermarci e perché di questo viaggio non si smarrisca il ricordo abbiamo deciso di editare una versione cartacea. Abbiamo eliminato l’episodico, l’effimero e il fugace, cercando di mantenere la varietà degli argomenti e il loro fluido susseguirsi, di preservare la sorpresa delle scoperte, degli eventi colti nel loro manifestarsi, delle creazioni appena germogliate.