Ceramiche umanoidi
16 settembre 2015
26 novembre 2015
Bosa, azienda veneta di ceramiche, nota per le sue collezioni firmate da designer fantasiosi e irriverenti, per il Natale 2015 propone una serie di oggetti, definiti da compagnia, firmati da Sebastian Herkner, Matteo Cibic, Nika Zupanc e Marc Sadler. Sebastian Herkner ha creato un passerotto stilizzato con le penne gonfie, in bianco e blu, o in rosso e oro. Matteo Cibic ha materializzato la sua vena ironica in un porta piante a forma di cane, con la testa trasparente che funge da mini serra. L’ha chiamato Dogsai perché lo intende alla stregua di un saggio da scrivania, destinato ad accompagnare le ore di lavoro solitarie. L’affascinante designer slovena Nika Zupanc ha pensato un orologio da tavolo a dondolo che ritma con il suo oscillare lo scorrere del tempo, marcato da lancette gioiello su un quadrante candido. Infine Marc Sadler ha immaginato una lampada da tavolo, con testa mobile e abito a pieghe, che modula luci e ombre. Le finiture non coprenti producono un voluto effetto gelatinoso, simile a quello di una medusa.
DOVE: Via Molini, 44 – 31030 Borso del Grappa TREVISO – IT
Bosa, azienda veneta di ceramiche, nota per le sue collezioni firmate da designer fantasiosi e irriverenti, per il Natale 2015 propone una serie di oggetti, definiti da compagnia, firmati da Sebastian Herkner, Matteo Cibic, Nika Zupanc e Marc Sadler. Sebastian Herkner ha creato un passerotto stilizzato con le penne gonfie, in bianco e blu, o in rosso e oro. Matteo Cibic ha materializzato la sua vena ironica in un porta piante a forma di cane, con la testa trasparente che funge da mini serra. L’ha chiamato Dogsai perché lo intende alla stregua di un saggio da scrivania, destinato ad accompagnare le ore di lavoro solitarie. L’affascinante designer slovena Nika Zupanc ha pensato un orologio da tavolo a dondolo che ritma con il suo oscillare lo scorrere del tempo, marcato da lancette gioiello su un quadrante candido. Infine Marc Sadler ha immaginato una lampada da tavolo, con testa mobile e abito a pieghe, che modula luci e ombre. Le finiture non coprenti producono un voluto effetto gelatinoso, simile a quello di una medusa.
The Moodboarders è un occhio spalancato sul mondo del progetto in tutte le sue multiformi declinazioni, capace di cogliere, anche nel quotidiano, lo straordinario. È la misura della temperatura epocale. È l’antenna sensibile capace di captare le tendenze sul nascere, i talenti che sbocciano, le estetiche trascurate. Non saggi, ma appunti veloci per sintonizzarsi sul ritmo del nostro tempo. Abbiamo viaggiato un anno senza fermarci e perché di questo viaggio non si smarrisca il ricordo abbiamo deciso di editare una versione cartacea. Abbiamo eliminato l’episodico, l’effimero e il fugace, cercando di mantenere la varietà degli argomenti e il loro fluido susseguirsi, di preservare la sorpresa delle scoperte, degli eventi colti nel loro manifestarsi, delle creazioni appena germogliate.