We are social animals
7 aprile 2016
25 febbraio 2016
Pino Deodato ha iniziato il suo cammino artistico a Nao di Jonadi (Vibo Valentia), sua città natale, dove ha frequenta il liceo artistico. All’Accademia di Brera di Milano, dove s’iscrive dopo la maturità artistica, viene premiato, dopo il primo anno di studi, come uno degli studenti più bravi. Inizia la sua carriera come pittore a Milano ed entra in contatto con i maggior esponenti della scena artistica milanese. Le sue opere sono esposte in Italia e all’estero. Appartiene al suo percorso artistico, negli anni 70, la realizzazione di murales legati alla tematica del sociale, anche in collaborazione con altri artisti.
Da circa quindici anni affianca alla sua attività pittorica quella scultorea, mosso dal desiderio di poter concretizzare le sue visioni in tempi brevi. Appartiene alla sua feconda attività di scultore la serie degli Omini, piccole figure meditabonde, in terra cotta dipinta, da leggersi come lievi metafore di stati d’animo. Il suo originale figurativismo rende i suoi Omini imprevedibili e distratti, regalando al suo messaggio artistico una delicata tonalità poetica.
DOVE: Via Santa Giustina, 21 – 55100 Lucca
Pino Deodato ha iniziato il suo cammino artistico a Nao di Jonadi (Vibo Valentia), sua città natale, dove ha frequenta il liceo artistico. All’Accademia di Brera di Milano, dove s’iscrive dopo la maturità artistica, viene premiato, dopo il primo anno di studi, come uno degli studenti più bravi. Inizia la sua carriera come pittore a Milano ed entra in contatto con i maggior esponenti della scena artistica milanese. Le sue opere sono esposte in Italia e all’estero. Appartiene al suo percorso artistico, negli anni 70, la realizzazione di murales legati alla tematica del sociale, anche in collaborazione con altri artisti. Da circa quindici anni affianca alla sua attività pittorica quella scultorea, mosso dal desiderio di poter concretizzare le sue visioni in tempi brevi. Appartiene alla sua feconda attività di scultore la serie degli Omini, piccole figure meditabonde, in terra cotta dipinta, da leggersi come lievi metafore di stati d’animo. Il suo originale figurativismo rende i suoi Omini imprevedibili e distratti, regalando al suo messaggio artistico una delicata tonalità poetica.
The Moodboarders è un occhio spalancato sul mondo del progetto in tutte le sue multiformi declinazioni, capace di cogliere, anche nel quotidiano, lo straordinario. È la misura della temperatura epocale. È l’antenna sensibile capace di captare le tendenze sul nascere, i talenti che sbocciano, le estetiche trascurate. Non saggi, ma appunti veloci per sintonizzarsi sul ritmo del nostro tempo. Abbiamo viaggiato un anno senza fermarci e perché di questo viaggio non si smarrisca il ricordo abbiamo deciso di editare una versione cartacea. Abbiamo eliminato l’episodico, l’effimero e il fugace, cercando di mantenere la varietà degli argomenti e il loro fluido susseguirsi, di preservare la sorpresa delle scoperte, degli eventi colti nel loro manifestarsi, delle creazioni appena germogliate.