Reporting from the front
4 agosto 2016
5 gennaio 2015
Si inserisce con discrezione tra i rigorosi isolati haussmanniani la nuova Pathè Fondation di Parigi, l’ampliamento alla sede storica dell’omonima società di produzione cinematografica firmato da Renzo Piano Building Workshop. Fondata nel 1896, la Jérôme Seydoux Pathè è oggi un’istituzione che si occupa delle tutela e della divulgazione del patrimonio cinematografico francese. L’antica struttura di proprietà della Fondazione è l’ex Theatre del Gobelins, un’elegante architettura del XIX secolo caratterizzata da un’imponente facciata – completamente restaurata in ottica conservativa durante l’ampliamento – decorata con sculture originali di Auguste Rodin. L’edificio aggiunto, completamente trasparente, ospita l’area della Fondazione aperta al pubblico e gli uffici amministrativi. Questo spazio, invaso dalla luce naturale, si affaccia sul giardino interno. La “creatura” della Pathé Fondation sembra vivere di vita propria. Adagiandosi mollemente sulle costruzioni vicine è una presenza inattesa che si fa notare senza “soffocare” le pre-esistenze, ma che la notte si accende e brilla distinguendosi dall’intorno.
Si inserisce con discrezione tra i rigorosi isolati haussmanniani la nuova Pathè Fondation di Parigi, l’ampliamento alla sede storica dell’omonima società di produzione cinematografica firmato da Renzo Piano Building Workshop. Fondata nel 1896, la Jérôme Seydoux Pathè è oggi un’istituzione che si occupa delle tutela e della divulgazione del patrimonio cinematografico francese. L’antica struttura di proprietà della Fondazione è l’ex Theatre del Gobelins, un’elegante architettura del XIX secolo caratterizzata da un’imponente facciata – completamente restaurata in ottica conservativa durante l’ampliamento – decorata con sculture originali di Auguste Rodin. L’edificio aggiunto, completamente trasparente, ospita l’area della Fondazione aperta al pubblico e gli uffici amministrativi. Questo spazio, invaso dalla luce naturale, si affaccia sul giardino interno. La “creatura” della Pathé Fondation sembra vivere di vita propria. Adagiandosi mollemente sulle costruzioni vicine è una presenza inattesa che si fa notare senza “soffocare” le pre-esistenze, ma che la notte si accende e brilla distinguendosi dall’intorno.
The Moodboarders è un occhio spalancato sul mondo del progetto in tutte le sue multiformi declinazioni, capace di cogliere, anche nel quotidiano, lo straordinario. È la misura della temperatura epocale. È l’antenna sensibile capace di captare le tendenze sul nascere, i talenti che sbocciano, le estetiche trascurate. Non saggi, ma appunti veloci per sintonizzarsi sul ritmo del nostro tempo. Abbiamo viaggiato un anno senza fermarci e perché di questo viaggio non si smarrisca il ricordo abbiamo deciso di editare una versione cartacea. Abbiamo eliminato l’episodico, l’effimero e il fugace, cercando di mantenere la varietà degli argomenti e il loro fluido susseguirsi, di preservare la sorpresa delle scoperte, degli eventi colti nel loro manifestarsi, delle creazioni appena germogliate.