Dead Treez
28 dicembre 2015
7 luglio 2015
Ancora una volta Prada propone un doppio spettacolo: quello giocoso e fiabesco della collezione primavera/estate 2016, accompagnata anche da abiti femminili, e quello dello spazio /sfilata, completamente ritrasformato da Oma. Non più palazzo infinito, ma una sorta di labirinto giocato sul contrasto del cemento grezzo del pavimento con le trasparenze di quinte, piane e circolari in vetro satinato e ondulato, bordate di metallo grezzo, che scendevano dal soffitto sino quasi a lambire il suolo, creando percorsi tortuosi per la sfilata. L’interazione della moda con l’architettura suggerisce una interpretazione artistica delle collezioni; mentre l’utilizzo intensivo del vetro invita a digressioni sulle trasparenze.
DOVE: Via Fogazzaro, 36 Milano
Ancora una volta Prada propone un doppio spettacolo: quello giocoso e fiabesco della collezione primavera/estate 2016, accompagnata anche da abiti femminili, e quello dello spazio /sfilata, completamente ritrasformato da Oma. Non più palazzo infinito, ma una sorta di labirinto giocato sul contrasto del cemento grezzo del pavimento con le trasparenze di quinte, piane e circolari in vetro satinato e ondulato, bordate di metallo grezzo, che scendevano dal soffitto sino quasi a lambire il suolo, creando percorsi tortuosi per la sfilata. L’interazione della moda con l’architettura suggerisce una interpretazione artistica delle collezioni; mentre l’utilizzo intensivo del vetro invita a digressioni sulle trasparenze.
DOVE: Via Fogazzaro, 36 Milano
The Moodboarders è un occhio spalancato sul mondo del progetto in tutte le sue multiformi declinazioni, capace di cogliere, anche nel quotidiano, lo straordinario. È la misura della temperatura epocale. È l’antenna sensibile capace di captare le tendenze sul nascere, i talenti che sbocciano, le estetiche trascurate. Non saggi, ma appunti veloci per sintonizzarsi sul ritmo del nostro tempo. Abbiamo viaggiato un anno senza fermarci e perché di questo viaggio non si smarrisca il ricordo abbiamo deciso di editare una versione cartacea. Abbiamo eliminato l’episodico, l’effimero e il fugace, cercando di mantenere la varietà degli argomenti e il loro fluido susseguirsi, di preservare la sorpresa delle scoperte, degli eventi colti nel loro manifestarsi, delle creazioni appena germogliate.