Baccarat, collezione Luxor, creata da Elie Top nel 2014
5 gennaio 2015
18 febbraio 2015
Arriva in Italia per la prima volta, nel nuovissimo museo Vitraria Glass+Museum, situato tra l’Accademia e le Zattere, che ha aperto le sue porte nel settembre 2014, “Precious, da Picasso a Jeff Koons”, un’esposizione di gioielli creati da oltre cento importanti nomi dell’arte contemporanea, da Picasso a Louise Bourgeois, da Damien Hirst a Lucio Fontana. Si tratta di ben 161 preziosi, alcuni mai esposti prima, della collezione di Diane Venet, collezionista parigina, newyorchese d’adozione, moglie del noto artista Bernar Venet. Ogni gioiello, concepito come opera d’arte da indossare, è dedicato dal suo creatore a una persona particolare.
Ogni opera diventa una sorta di doppio racconto, dedica e autobiografia assieme, intensificando il suo significato simbolico. La stessa Diane racconta che la sua collezione nacque il giorno che il marito le infilò all’anulare un sottile bastoncino d’argento come anello di nozze. La collezione è cresciuta nel tempo commissionando pezzi agli artisti che la coppia frequentava. Nella sua varietà la collezione appare uno dei repertori più vari di preziosi, in equilibrio tra provocazione, ironia e gioco, dimostrando una imprevista disposizione degli artisti a trasformarsi in gioiellieri.
DOVE: Palazzo Nani Mocenigo, Dorsoduro 960, 30123 Venice, Italy
Arriva in Italia per la prima volta, nel nuovissimo museo Vitraria Glass+Museum, situato tra l’Accademia e le Zattere, che ha aperto le sue porte nel settembre 2014, “Precious, da Picasso a Jeff Koons”, un’esposizione di gioielli creati da oltre cento importanti nomi dell’arte contemporanea, da Picasso a Louise Bourgeois, da Damien Hirst a Lucio Fontana. Si tratta di ben 161 preziosi, alcuni mai esposti prima, della collezione di Diane Venet, collezionista parigina, newyorchese d’adozione, moglie del noto artista Bernar Venet. Ogni gioiello, concepito come opera d’arte da indossare, è dedicato dal suo creatore a una persona particolare.
Ogni opera diventa una sorta di doppio racconto, dedica e autobiografia assieme, intensificando il suo significato simbolico. La stessa Diane racconta che la sua collezione nacque il giorno che il marito le infilò all’anulare un sottile bastoncino d’argento come anello di nozze. La collezione è cresciuta nel tempo commissionando pezzi agli artisti che la coppia frequentava. Nella sua varietà la collezione appare uno dei repertori più vari di preziosi, in equilibrio tra provocazione, ironia e gioco, dimostrando una imprevista disposizione degli artisti a trasformarsi in gioiellieri.
DOVE: Palazzo Nani Mocenigo, Dorsoduro 960, 30123 Venice, Italy
The Moodboarders è un occhio spalancato sul mondo del progetto in tutte le sue multiformi declinazioni, capace di cogliere, anche nel quotidiano, lo straordinario. È la misura della temperatura epocale. È l’antenna sensibile capace di captare le tendenze sul nascere, i talenti che sbocciano, le estetiche trascurate. Non saggi, ma appunti veloci per sintonizzarsi sul ritmo del nostro tempo. Abbiamo viaggiato un anno senza fermarci e perché di questo viaggio non si smarrisca il ricordo abbiamo deciso di editare una versione cartacea. Abbiamo eliminato l’episodico, l’effimero e il fugace, cercando di mantenere la varietà degli argomenti e il loro fluido susseguirsi, di preservare la sorpresa delle scoperte, degli eventi colti nel loro manifestarsi, delle creazioni appena germogliate.