Fiori di latta
17 dicembre 2014
10 aprile 2016
Con il suo carattere frizzante e il suo forte legame con la città il nuovissimo Room Mate Milano Giulia ha aperto i battenti poche settimane fa, proprio in tempo per accogliere i primi ospiti in occasione del Salone del Mobile. Situato in uno stabile storico a pochi passi da Piazza del Duomo e dalla Galleria Vittorio Emanuele, l’hotel reinterpreta lo stile tipico di Milano e – con arguta ironia – ne coglie il carattere volubile e affascinante. Gli interni, firmati da Patricia Urquiola, sono infatti ricchi di citazioni e rimandi alla vita milanese e alle sue tradizioni. L’accogliente lobby, più simile ad un interno domestico che a uno spazio comune di albergo in pieno stile Room Mate, ha il pavimento di marmo rosa, lo stesso materiale utilizzato per la costruzione del Duomo.
Angoli conversazione, veri e propri piccoli living e perfino una libreria con volumi e souvenir, assieme a una selezione di opere e fotografie di artisti meneghini completano l’atmosfera. Le camere, 85 in tutto, sono ambienti familiari e vagamente vintage, dove gli ospiti sono invogliati a trascorrere del tempo. Room Mate Milano Giulia offre anche servizi fuori dal comune ai propri clienti: la colazione viene servita fino a mezzogiorno e, grazie alla rete WiMate, chi vi soggiorna può navigare in internet gratuitamente non solo all’interno della struttura ma in tutta la città!
DOVE Via Silvio Pellico 4, 20121 Milano
The Moodboarders è un occhio spalancato sul mondo del progetto in tutte le sue multiformi declinazioni, capace di cogliere, anche nel quotidiano, lo straordinario. È la misura della temperatura epocale. È l’antenna sensibile capace di captare le tendenze sul nascere, i talenti che sbocciano, le estetiche trascurate. Non saggi, ma appunti veloci per sintonizzarsi sul ritmo del nostro tempo. Abbiamo viaggiato un anno senza fermarci e perché di questo viaggio non si smarrisca il ricordo abbiamo deciso di editare una versione cartacea. Abbiamo eliminato l’episodico, l’effimero e il fugace, cercando di mantenere la varietà degli argomenti e il loro fluido susseguirsi, di preservare la sorpresa delle scoperte, degli eventi colti nel loro manifestarsi, delle creazioni appena germogliate.