Policromie
30 giugno 2016
8 luglio 2015
Ha messo in scena le sue calzature uomo per la primavera/estate 2016 nella dorata cornice di palazzo Bocconi, con una installazione ideata da Patrick Kinmonth e Antonio Monfreda, quasi il controcanto dei soffitti affrescati dello storico palazzo. Kinmonth e Monfreda hanno ideato una serie di collage raccolti in un grande libro e animati in un video, dove passato e presente si coniugano in una narrazione tumultuosa, vivificata da un caleidoscopio di colori e fantasie. L’incontro figurativo di passato, con dame e cavalieri, e di presente, con il rigoglio di una natura in boccio, è il contrappunto di una collezione all’insegna della morbidezza, dalle forme sfilate, realizzata in pelli pregiate come il pitone, lo struzzo, il coccodrillo e il canguro, declinate nei toni del marrone bruciato, dell’arancio, del rosso intenso, dei blù e del nero notturno, dedicata a un uomo capace di osare anche nelle calzature.
DOVE: Corso Venezia, 48, Milano
Ha messo in scena le sue calzature uomo per la primavera/estate 2016 nella dorata cornice di palazzo Bocconi, con una installazione ideata da Patrick Kinmonth e Antonio Monfreda, quasi il controcanto dei soffitti affrescati dello storico palazzo. Kinmonth e Monfreda hanno ideato una serie di collage raccolti in un grande libro e animati in un video, dove passato e presente si coniugano in una narrazione tumultuosa, vivificata da un caleidoscopio di colori e fantasie. L’incontro figurativo di passato, con dame e cavalieri, e di presente, con il rigoglio di una natura in boccio, è il contrappunto di una collezione all’insegna della morbidezza, dalle forme sfilate, realizzata in pelli pregiate come il pitone, lo struzzo, il coccodrillo e il canguro, declinate nei toni del marrone bruciato, dell’arancio, del rosso intenso, dei blù e del nero notturno, dedicata a un uomo capace di osare anche nelle calzature.
DOVE: Corso Venezia, 48, Milano
The Moodboarders è un occhio spalancato sul mondo del progetto in tutte le sue multiformi declinazioni, capace di cogliere, anche nel quotidiano, lo straordinario. È la misura della temperatura epocale. È l’antenna sensibile capace di captare le tendenze sul nascere, i talenti che sbocciano, le estetiche trascurate. Non saggi, ma appunti veloci per sintonizzarsi sul ritmo del nostro tempo. Abbiamo viaggiato un anno senza fermarci e perché di questo viaggio non si smarrisca il ricordo abbiamo deciso di editare una versione cartacea. Abbiamo eliminato l’episodico, l’effimero e il fugace, cercando di mantenere la varietà degli argomenti e il loro fluido susseguirsi, di preservare la sorpresa delle scoperte, degli eventi colti nel loro manifestarsi, delle creazioni appena germogliate.