Pulcina
2 settembre 2015
10 novembre 2016
Lo spazio Rossana Orlandi, grazie all’occhio sagace e scrutatore di Rossana, riserva sempre delle sorprese. L’ultima in ordine di tempo è la mostra dell’artista cuneese Dario Ghibaudo “Sculture da viaggio”. Una serie di esseri ibridi, metà pesci e rettili, modellati realisticamente in candido caolino, si offrono allo sguardo attonito del visitatore in teche di legno e vetro, chiuse da una cintura in cuoio che termina in un manico adatto a trasportarle. I suoi candidi animali ibridi appartengono a una storia innaturale al cui museo Ghibaudo si dedica appassionatamente, inventando sempre nuove improbabili specie. La sua inesauribile fantasia si nutre di studi approfonditi in antropologia, botanica, etnologia e il suo zoo si arricchisce di raffinate, fragili, mostruose creature, che immagina come ideali compagni di viaggi avventurosi nei territori di una sua personale interpretazione degli antichi bestiari fantastici.
DOVE: Via Matteo Bandello, 14/16, 20123 Milano
Lo spazio Rossana Orlandi, grazie all’occhio sagace e scrutatore di Rossana, riserva sempre delle sorprese. L’ultima in ordine di tempo è la mostra dell’artista cuneese Dario Ghibaudo “Sculture da viaggio”. Una serie di esseri ibridi, metà pesci e rettili, modellati realisticamente in candido caolino, si offrono allo sguardo attonito del visitatore in teche di legno e vetro, chiuse da una cintura in cuoio che termina in un manico adatto a trasportarle. I suoi candidi animali ibridi appartengono a una storia innaturale al cui museo Ghibaudo si dedica appassionatamente, inventando sempre nuove improbabili specie. La sua inesauribile fantasia si nutre di studi approfonditi in antropologia, botanica, etnologia e il suo zoo si arricchisce di raffinate, fragili, mostruose creature, che immagina come ideali compagni di viaggi avventurosi nei territori di una sua personale interpretazione degli antichi bestiari fantastici.
The Moodboarders è un occhio spalancato sul mondo del progetto in tutte le sue multiformi declinazioni, capace di cogliere, anche nel quotidiano, lo straordinario. È la misura della temperatura epocale. È l’antenna sensibile capace di captare le tendenze sul nascere, i talenti che sbocciano, le estetiche trascurate. Non saggi, ma appunti veloci per sintonizzarsi sul ritmo del nostro tempo. Abbiamo viaggiato un anno senza fermarci e perché di questo viaggio non si smarrisca il ricordo abbiamo deciso di editare una versione cartacea. Abbiamo eliminato l’episodico, l’effimero e il fugace, cercando di mantenere la varietà degli argomenti e il loro fluido susseguirsi, di preservare la sorpresa delle scoperte, degli eventi colti nel loro manifestarsi, delle creazioni appena germogliate.