Il vetro non esiste in natura, ma deriva dalla polvere di silicio, una sabbia grigiastra che, resa incandescente ad altissima temperatura nelle fornaci, diventa un magma suscettibile, mediante soffiaggio, di assumere le forme più svariate. Da sempre, per via della sua origine, che ha del magico, il vetro affascina i creativi che s’industriano a modellarlo nelle più svariate forme. C’è chi ne esalta la purezza e la trasparenza soffiando oggetti eterei, come Simone Crestani, che replica in vetro trasparente le sagome dei bonsai e degli arbusti. Chi invece, come la francese Vanessa Mitrani, che lo lavora in colori e densità simili a quelli delle pietre dure, sottolineandone nei suoi recenti vasi la forza plastica, mediante dettagli in bronzo dorato. Le sue recenti coppe in vetro nero, posate su supporti di bronzo dorato, nella forme volutamente imperfette, rimandano alla materia incandescente ancora fluida.

crestani-mitrani_10
crestani-mitrani_1
crestani-mitrani_2
crestani-mitrani_12
crestani-mitrani_11
crestani-mitrani_3
crestani-mitrani_4
crestani-mitrani_5
crestani-mitrani_6
crestani-mitrani_13
crestani-mitrani_8
crestani-mitrani_9
crestani-mitrani_7

Dove: Milano

Il vetro non esiste in natura, ma deriva dalla polvere di silicio, una sabbia grigiastra che, resa incandescente ad altissima temperatura nelle fornaci, diventa un magma suscettibile, mediante soffiaggio, di assumere le forme più svariate. Da sempre, per via della sua origine, che ha del magico, il vetro affascina i creativi che s’industriano a modellarlo nelle più svariate forme. C’è chi ne esalta la purezza e la trasparenza soffiando oggetti eterei, come Simone Crestani, che replica in vetro trasparente le sagome dei bonsai e degli arbusti. Chi invece, come la francese Vanessa Mitrani, che lo lavora in colori e densità simili a quelli delle pietre dure, sottolineandone nei suoi recenti vasi la forza plastica, mediante dettagli in bronzo dorato. Le sue recenti coppe in vetro nero, posate su supporti di bronzo dorato, nella forme volutamente imperfette, rimandano alla materia incandescente ancora fluida.

Back to table of contents of "La poetica delle materie"
Close
Go top

The Moodboarders è un occhio spalancato sul mondo del progetto in tutte le sue multiformi declinazioni, capace di cogliere, anche nel quotidiano, lo straordinario. È la misura della temperatura epocale. È l’antenna sensibile capace di captare le tendenze sul nascere, i talenti che sbocciano, le estetiche trascurate. Non saggi, ma appunti veloci per sintonizzarsi sul ritmo del nostro tempo. Abbiamo viaggiato un anno senza fermarci e perché di questo viaggio non si smarrisca il ricordo abbiamo deciso di editare una versione cartacea. Abbiamo eliminato l’episodico, l’effimero e il fugace, cercando di mantenere la varietà degli argomenti e il loro fluido susseguirsi, di preservare la sorpresa delle scoperte, degli eventi colti nel loro manifestarsi, delle creazioni appena germogliate.