Hair Highway, Studio Swine
14 gennaio 2016
17 dicembre 2014
Situata sulla punta meridionale della penisola malese, la Repubblica di Singapore è sinonimo di modernità e una delle potenze economiche più influenti del mondo. La crescita esponenziale di questa enorme città-stato ha eliminato molte aree forestali, ma Singapore ha mantenuto un forte legame con la natura. La sua anima green si esprime al meglio in giardini pubblici di rara bellezza e in progetti architettonici sperimentali. Tappa fondamentale di un viaggio green oriented in questa metropoli tentacolare del sud est asiatico è il Gardens by the Bay, nella zona della Marina. Questo spettacolare complesso di parchi occupa una superficie di oltre 100 ettari e tra le attrazioni annovera i due laghi artificiali – Dragonfly e Kingfisher -, la serra a clima mediterraneo del Flower Dome e quella tropicale della Cloud Forest, uno spazio dedicato ai principali gruppi etnici della regione detto Heritage Garden e uno per i bambini con giochi e giostre. Sensazionale infine il Supertree Grove, un bosco composto da 18 alberi artificiali alti dai 25 ai 50 metri che servono da strutture per spettacolari rampicanti e da sostegno per vertiginosi ponti tibetani.
In città c’è anche un Giardino Botanico, celebre per la sua raccolta di orchidee (oltre 3.000 specie differenti), e il Jurong Bird Park, una riserva naturale con bellissimi uccelli in libertà. A Singapore si osa, e le foreste tropicali si trasformano anche in giardini pensili come nel complesso residenziale di Fusionopolis o nel lussuoso Park Royal Hotel. Sono ancora in fase di realizzazione altri due progetti verdi: quasi ultimato il quartiere commerciale ecosostenibile Beach Road firmato da Foster + Partners, con ampio viale alberato coperto da una tensostruttura, mentre è ancora sulla carta il Jewel Cangi, l’ampliamento dell’aeroporto locale ad opera di Safdie Architects che comprenderà un’enorme cupola di vetro con parco aperto a tutti. A Singapore si disegna la città-giardino del futuro.
Situata sulla punta meridionale della penisola malese, la Repubblica di Singapore è sinonimo di modernità e una delle potenze economiche più influenti del mondo. La crescita esponenziale di questa enorme città-stato ha eliminato molte aree forestali, ma Singapore ha mantenuto un forte legame con la natura. La sua anima green si esprime al meglio in giardini pubblici di rara bellezza e in progetti architettonici sperimentali. Tappa fondamentale di un viaggio green oriented in questa metropoli tentacolare del sud est asiatico è il Gardens by the Bay, nella zona della Marina. Questo spettacolare complesso di parchi occupa una superficie di oltre 100 ettari e tra le attrazioni annovera i due laghi artificiali – Dragonfly e Kingfisher -, la serra a clima mediterraneo del Flower Dome e quella tropicale della Cloud Forest, uno spazio dedicato ai principali gruppi etnici della regione detto Heritage Garden e uno per i bambini con giochi e giostre. Sensazionale infine il Supertree Grove, un bosco composto da 18 alberi artificiali alti dai 25 ai 50 metri che servono da strutture per spettacolari rampicanti e da sostegno per vertiginosi ponti tibetani.
In città c’è anche un Giardino Botanico, celebre per la sua raccolta di orchidee (oltre 3.000 specie differenti), e il Jurong Bird Park, una riserva naturale con bellissimi uccelli in libertà. A Singapore si osa, e le foreste tropicali si trasformano anche in giardini pensili come nel complesso residenziale di Fusionopolis o nel lussuoso Park Royal Hotel. Sono ancora in fase di realizzazione altri due progetti verdi: quasi ultimato il quartiere commerciale ecosostenibile Beach Road firmato da Foster + Partners, con ampio viale alberato coperto da una tensostruttura, mentre è ancora sulla carta il Jewel Cangi, l’ampliamento dell’aeroporto locale ad opera di Safdie Architects che comprenderà un’enorme cupola di vetro con parco aperto a tutti. A Singapore si disegna la città-giardino del futuro.
The Moodboarders è un occhio spalancato sul mondo del progetto in tutte le sue multiformi declinazioni, capace di cogliere, anche nel quotidiano, lo straordinario. È la misura della temperatura epocale. È l’antenna sensibile capace di captare le tendenze sul nascere, i talenti che sbocciano, le estetiche trascurate. Non saggi, ma appunti veloci per sintonizzarsi sul ritmo del nostro tempo. Abbiamo viaggiato un anno senza fermarci e perché di questo viaggio non si smarrisca il ricordo abbiamo deciso di editare una versione cartacea. Abbiamo eliminato l’episodico, l’effimero e il fugace, cercando di mantenere la varietà degli argomenti e il loro fluido susseguirsi, di preservare la sorpresa delle scoperte, degli eventi colti nel loro manifestarsi, delle creazioni appena germogliate.