Nel mondo sovra popolato di oggetti, nella cultura dell’usa e getta si rivela essenziale, affinché restino tracce di quanto si crea e si produce, che le cose che ci circondano possiedano una dimensiona narrativa. Perché manufatti ed eventi non siano meteore, destinate a durare il tempo di uno sguardo, perché diventino patrimonio della nostra memoria, è necessario che abbiano storie da raccontare, che siano testimonianze di competenze, di tradizioni e di culture, che siano narrazione di un percorso creativo originale, che dall’idea giunge a figurazioni inusuali, capaci di stupire. Sono le storie che traspaiono in filigrana dalle cose ordinarie e straordinarie che creano cortocircuiti di senso tra noi e il mondo materiale.

Cristina Morozzi

Nel mondo sovra popolato di oggetti, nella cultura dell’usa e getta si rivela essenziale, affinché restino tracce di quanto si crea e si produce, che le cose che ci circondano possiedano una dimensiona narrativa. Perché manufatti ed eventi non siano meteore, destinate a durare il tempo di uno sguardo, perché diventino patrimonio della nostra memoria, è necessario che abbiano storie da raccontare, che siano testimonianze di competenze, di tradizioni e di culture, che siano narrazione di un percorso creativo originale, che dall’idea giunge a figurazioni inusuali, capaci di stupire. Sono le storie che traspaiono in filigrana dalle cose ordinarie e straordinarie che creano cortocircuiti di senso tra noi e il mondo materiale.

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The Moodboarders è un occhio spalancato sul mondo del progetto in tutte le sue multiformi declinazioni, capace di cogliere, anche nel quotidiano, lo straordinario. È la misura della temperatura epocale. È l’antenna sensibile capace di captare le tendenze sul nascere, i talenti che sbocciano, le estetiche trascurate. Non saggi, ma appunti veloci per sintonizzarsi sul ritmo del nostro tempo. Abbiamo viaggiato un anno senza fermarci e perché di questo viaggio non si smarrisca il ricordo abbiamo deciso di editare una versione cartacea. Abbiamo eliminato l’episodico, l’effimero e il fugace, cercando di mantenere la varietà degli argomenti e il loro fluido susseguirsi, di preservare la sorpresa delle scoperte, degli eventi colti nel loro manifestarsi, delle creazioni appena germogliate.