Tute d’autore
14 maggio 2015
27 ottobre 2016
Dolce&Gabbana hanno affidato a studio Curiosity di Gwenael Nicolas, designer francese, residente a Tokyo, l’architettura delle nuove boutique dedicate al “su misura”. Gwenael, noto per la sua capacità nel creare interni in materiali preziosi, sfruttando le campiture dei marmi più rari e le luminosità degli metalli caldi come l’ottone, si rivela interprete ideale del lusso barocco di Dolce&Gabbana. La prima realizzazione è la boutique di Tokyo, seguita a ruota da quella di Milano. Il nuovo tempio del “su misura” con accessori solo in pellami pregiati, occupa un area di 550mq. Sia l’architettura, che la decorazione, evocano le luminosità siciliane mediante studiati effetti di chiaroscuro. I 400 faretti del soffitto producono una calda luce mediterranea con contrasti di ombre e luminosità, adatti a esaltare le sagome degli accessori e degli abiti che paiono quasi fotografati in un inciso bianco e nero. Per la gioielleria, disposta in teche a muro, Gwenael ha creato un nitido scrigno dorato. In oro spatolato anche le scale che conducono al piano superiore. Il raro pregio del progetto consiste nella creazione di un lusso epurato, privo d’inutili orpelli decorativi, basato su precisi contrasti di luci e ombre e di materie preziose, utilizzate in campiture distese.
DOVE: Dolce & Gabbana Aoyama Store, Aoyama, Tokyo
Dolce&Gabbana hanno affidato a studio Curiosity di Gwenael Nicolas, designer francese, residente a Tokyo, l’architettura delle nuove boutique dedicate al “su misura”. Gwenael, noto per la sua capacità nel creare interni in materiali preziosi, sfruttando le campiture dei marmi più rari e le luminosità degli metalli caldi come l’ottone, si rivela interprete ideale del lusso barocco di Dolce&Gabbana. La prima realizzazione è la boutique di Tokyo, seguita a ruota da quella di Milano. Il nuovo tempio del “su misura” con accessori solo in pellami pregiati, occupa un area di 550mq. Sia l’architettura, che la decorazione, evocano le luminosità siciliane mediante studiati effetti di chiaroscuro. I 400 faretti del soffitto producono una calda luce mediterranea con contrasti di ombre e luminosità, adatti a esaltare le sagome degli accessori e degli abiti che paiono quasi fotografati in un inciso bianco e nero. Per la gioielleria, disposta in teche a muro, Gwenael ha creato un nitido scrigno dorato. In oro spatolato anche le scale che conducono al piano superiore. Il raro pregio del progetto consiste nella creazione di un lusso epurato, privo d’inutili orpelli decorativi, basato su precisi contrasti di luci e ombre e di materie preziose, utilizzate in campiture distese.
The Moodboarders è un occhio spalancato sul mondo del progetto in tutte le sue multiformi declinazioni, capace di cogliere, anche nel quotidiano, lo straordinario. È la misura della temperatura epocale. È l’antenna sensibile capace di captare le tendenze sul nascere, i talenti che sbocciano, le estetiche trascurate. Non saggi, ma appunti veloci per sintonizzarsi sul ritmo del nostro tempo. Abbiamo viaggiato un anno senza fermarci e perché di questo viaggio non si smarrisca il ricordo abbiamo deciso di editare una versione cartacea. Abbiamo eliminato l’episodico, l’effimero e il fugace, cercando di mantenere la varietà degli argomenti e il loro fluido susseguirsi, di preservare la sorpresa delle scoperte, degli eventi colti nel loro manifestarsi, delle creazioni appena germogliate.