Giocando sull’ambiguità della parola inglese terrific, utilizzata, sia al negativo, per indicare qualcosa di brutto e di cattivo gusto, sia al positivo per segnalare una bellezza fuori dal consueto, stupefacente, abbiamo fatto convivere in questa puntata di The Moodboarders tematiche discordanti: buone cose di cattivo gusto (alla Guido Gozzano), follie artistiche, mostre sul crinale tra fascinazione e disgusto, che toccano i sensi prima della ragione, ossessioni figurative, fantasie ludiche e naif. Il termometro epocale registra oscillazioni sempre più frequenti e il crinale tra buono e cattivo gusto si rivela sempre più labile. Le tendenze si susseguono e s’inseguono, determinando un melting pot stilistico, “una sorta di campo di battaglia”, come lo è nel novecento, secondo la definizione dell’artista Barbara Kruger, la maternità, soggetto della nutrita mostra “La grande madre”, curata da Massimiliano Gioni, ideata dalla Fondazione Nicola Trussardi e promossa dal Comune di Milano (Palazzo Reale, 26 agosto-15 Novembre 2015), affascinante e inquietante inaugurazione della stagione artistica milanese.
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