La nuova dimora di Fornasetti
10 novembre 2016
22 gennaio 2015
Joyce J. Scott, nativa di Baltimora, è una storyteller. Non usa le parole, ma le perline colorate, con le quali tesse elaborati collier figurativi. Popolati di figurine stilizzate, di piante e animali, raccontano con humor storie di famiglia. Nelle sue abili mani gli ornamenti trascendono il puro valore decorativo per diventare narrazione sociale e di denuncia. La sua cifra stilistica si pone all’incrocio tra arte e artigianato, tra sofisticazione e naiverie. Il MAD di New York, creativo museo di arti applicate, le dedica una nutrita mostra (dal 4 settembre 2014 al 15 marzo 2015), organizzata da Lowery Stokes Sims, dove sono esposti ben 34 collier assieme a 13 sue sculture in vetro di Murano. La mostra evidenzia la varietà delle fonti d’ispirazione che spaziano dagli studi di teatro, al design tessile, alle ricerche sulle culture native americane, in particolare il tipo di cucitura utilizzata dai peyote.
DOVE: 2 Columbus Circle, New York, NY 10019
Joyce J. Scott, nativa di Baltimora, è una storyteller. Non usa le parole, ma le perline colorate, con le quali tesse elaborati collier figurativi. Popolati di figurine stilizzate, di piante e animali, raccontano con humor storie di famiglia. Nelle sue abili mani gli ornamenti trascendono il puro valore decorativo per diventare narrazione sociale e di denuncia. La sua cifra stilistica si pone all’incrocio tra arte e artigianato, tra sofisticazione e naiverie. Il MAD di New York, creativo museo di arti applicate, le dedica una nutrita mostra (dal 4 settembre 2014 al 15 marzo 2015), organizzata da Lowery Stokes Sims, dove sono esposti ben 34 collier assieme a 13 sue sculture in vetro di Murano. La mostra evidenzia la varietà delle fonti d’ispirazione che spaziano dagli studi di teatro, al design tessile, alle ricerche sulle culture native americane, in particolare il tipo di cucitura utilizzata dai peyote.
DOVE: 2 Columbus Circle, New York, NY 10019
The Moodboarders è un occhio spalancato sul mondo del progetto in tutte le sue multiformi declinazioni, capace di cogliere, anche nel quotidiano, lo straordinario. È la misura della temperatura epocale. È l’antenna sensibile capace di captare le tendenze sul nascere, i talenti che sbocciano, le estetiche trascurate. Non saggi, ma appunti veloci per sintonizzarsi sul ritmo del nostro tempo. Abbiamo viaggiato un anno senza fermarci e perché di questo viaggio non si smarrisca il ricordo abbiamo deciso di editare una versione cartacea. Abbiamo eliminato l’episodico, l’effimero e il fugace, cercando di mantenere la varietà degli argomenti e il loro fluido susseguirsi, di preservare la sorpresa delle scoperte, degli eventi colti nel loro manifestarsi, delle creazioni appena germogliate.