Objets nomades
30 aprile 2015
8 luglio 2015
Lo stile essenziale ha un vago sapore Art Deco, con pavimento black&white, arredi di legno scuro e grandi finestre con imposte che si aprono sulla strada più chic della capitale britannica. Il menu, oltre all’immancabile tè delle cinque, comprende portate tradizionali – come l’aragosta con patate fritte – affiancate da proposte stagionali preparate con prodotti locali provenienti da fattorie selezionate.
Burberry ha la sua reggia al 121 di Regent Street, a Londra. All’interno di un palazzo del 1820 il marchio, sinonimo di stile british, ha creato il suo flagship store con uno shop multipiano, grandi spazi per eventi (proprio qui si è tenuta l’ultima sfilata della moda uomo) e un palco per i concerti. A tutto questo si aggiunge oggi un caffè elegante e riservato, il Thomas’s. Situato nella nuova zona dedicata agli articoli da regalo, il locale porta il nome del fondatore Thomas Burberry.
DOVE: 121 Regent Street, London W1B 4TB, Regno Unito
Lo stile essenziale ha un vago sapore Art Deco, con pavimento black&white, arredi di legno scuro e grandi finestre con imposte che si aprono sulla strada più chic della capitale britannica. Il menu, oltre all’immancabile tè delle cinque, comprende portate tradizionali – come l’aragosta con patate fritte – affiancate da proposte stagionali preparate con prodotti locali provenienti da fattorie selezionate.
Burberry ha la sua reggia al 121 di Regent Street, a Londra. All’interno di un palazzo del 1820 il marchio, sinonimo di stile british, ha creato il suo flagship store con uno shop multipiano, grandi spazi per eventi (proprio qui si è tenuta l’ultima sfilata della moda uomo) e un palco per i concerti. A tutto questo si aggiunge oggi un caffè elegante e riservato, il Thomas’s. Situato nella nuova zona dedicata agli articoli da regalo, il locale porta il nome del fondatore Thomas Burberry.
DOVE: 121 Regent Street, London W1B 4TB, Regno Unito
The Moodboarders è un occhio spalancato sul mondo del progetto in tutte le sue multiformi declinazioni, capace di cogliere, anche nel quotidiano, lo straordinario. È la misura della temperatura epocale. È l’antenna sensibile capace di captare le tendenze sul nascere, i talenti che sbocciano, le estetiche trascurate. Non saggi, ma appunti veloci per sintonizzarsi sul ritmo del nostro tempo. Abbiamo viaggiato un anno senza fermarci e perché di questo viaggio non si smarrisca il ricordo abbiamo deciso di editare una versione cartacea. Abbiamo eliminato l’episodico, l’effimero e il fugace, cercando di mantenere la varietà degli argomenti e il loro fluido susseguirsi, di preservare la sorpresa delle scoperte, degli eventi colti nel loro manifestarsi, delle creazioni appena germogliate.