Crafting the future
29 settembre 2016
24 marzo 2016
Il duo CTRLZAK, Katia Meneghini e Thanos Zakopoulos, conduce da tempo una ricerca su forme espressive occidentale e orientali, creando improbabili e efficaci contaminazioni, che danno vita a un inedito design ibrido, ad alto gradiente decorativo. Ne è puntuale testimonianza l’ultimo progetto “Motley” (varipinto), una serie di tovaglie, caratterizzate da esuberanti motivi figurativi, rielaborati da varie tradizioni. L’occidente incontra ancora una volta l’oriente, in un tripudio di decori grafici e floreali. Anche la tavola, finalmente, si può vestire di fantasia, abbandonando l’imperativo degli chef che impongono apparecchiature candide. Il progetto Motley, se ancora ce ne fosse bisogno, ribadisce l’affermarsi di una tendenza che, guardando a ritroso, recupera la varietà figurativa dei secoli passati per reinterpretala con grande libertà, in coraggiosi abbinamenti di colori e motivi, che suggeriscono memorie auliche, adatte a trasformare il quotidiano in una festa variopinta.
DOVE: Via Don Bartolomeo Grazioli 6 | 20161, Milano, Italia
Il duo CTRLZAK, Katia Meneghini e Thanos Zakopoulos, conduce da tempo una ricerca su forme espressive occidentale e orientali, creando improbabili e efficaci contaminazioni, che danno vita a un inedito design ibrido, ad alto gradiente decorativo. Ne è puntuale testimonianza l’ultimo progetto “Motley” (varipinto), una serie di tovaglie, caratterizzate da esuberanti motivi figurativi, rielaborati da varie tradizioni. L’occidente incontra ancora una volta l’oriente, in un tripudio di decori grafici e floreali. Anche la tavola, finalmente, si può vestire di fantasia, abbandonando l’imperativo degli chef che impongono apparecchiature candide. Il progetto Motley, se ancora ce ne fosse bisogno, ribadisce l’affermarsi di una tendenza che, guardando a ritroso, recupera la varietà figurativa dei secoli passati per reinterpretala con grande libertà, in coraggiosi abbinamenti di colori e motivi, che suggeriscono memorie auliche, adatte a trasformare il quotidiano in una festa variopinta.
The Moodboarders è un occhio spalancato sul mondo del progetto in tutte le sue multiformi declinazioni, capace di cogliere, anche nel quotidiano, lo straordinario. È la misura della temperatura epocale. È l’antenna sensibile capace di captare le tendenze sul nascere, i talenti che sbocciano, le estetiche trascurate. Non saggi, ma appunti veloci per sintonizzarsi sul ritmo del nostro tempo. Abbiamo viaggiato un anno senza fermarci e perché di questo viaggio non si smarrisca il ricordo abbiamo deciso di editare una versione cartacea. Abbiamo eliminato l’episodico, l’effimero e il fugace, cercando di mantenere la varietà degli argomenti e il loro fluido susseguirsi, di preservare la sorpresa delle scoperte, degli eventi colti nel loro manifestarsi, delle creazioni appena germogliate.