The kitchens of Villa Reale
14 maggio 2015
22 dicembre 2016
Studio Job è stato uno dei grandi protagonisti di Design Miami 2016 con la scultura “Tree of life”, installata di fronte al Faena Forum, un’architettura di Rem Koolhaas/OMA destinata ad ospitare eventi culturali. La scultura pezzo unico è realizzata in bronzo lucidato, ottone, alluminio e marmo rosa, punteggiata di cristalli Swarovski. Nelle intenzioni del duo creativo è render omaggio all’orafo Johann Melchior Dinglinger, con un capolavoro di fantasia e perizia esecutiva che si staglia con la sua tavolozza multicolore contro il candore della facciata del Forum che ricorda, vagamente, il romano Colosseo Quadrato di Adalberto Libera. All’interno dell’Hotel Faena erano in mostra altre opere icona dello studio di Anversa, come lo specchio Pan a forma di padella in bronzo, la scultura Car Crash che raffigura lo scontro di due auto avvolte nel fiamme e nel fumo, o come il barattolo, riprodotto fedelmente, della pasta per dolci Crisco.
DOVE: Miami
Studio Job è stato uno dei grandi protagonisti di Design Miami 2016 con la scultura “Tree of life”, installata di fronte al Faena Forum, un’architettura di Rem Koolhaas/OMA destinata ad ospitare eventi culturali. La scultura pezzo unico è realizzata in bronzo lucidato, ottone, alluminio e marmo rosa, punteggiata di cristalli Swarovski. Nelle intenzioni del duo creativo è render omaggio all’orafo Johann Melchior Dinglinger, con un capolavoro di fantasia e perizia esecutiva che si staglia con la sua tavolozza multicolore contro il candore della facciata del Forum che ricorda, vagamente, il romano Colosseo Quadrato di Adalberto Libera. All’interno dell’Hotel Faena erano in mostra altre opere icona dello studio di Anversa, come lo specchio Pan a forma di padella in bronzo, la scultura Car Crash che raffigura lo scontro di due auto avvolte nel fiamme e nel fumo, o come il barattolo, riprodotto fedelmente, della pasta per dolci Crisco.
The Moodboarders è un occhio spalancato sul mondo del progetto in tutte le sue multiformi declinazioni, capace di cogliere, anche nel quotidiano, lo straordinario. È la misura della temperatura epocale. È l’antenna sensibile capace di captare le tendenze sul nascere, i talenti che sbocciano, le estetiche trascurate. Non saggi, ma appunti veloci per sintonizzarsi sul ritmo del nostro tempo. Abbiamo viaggiato un anno senza fermarci e perché di questo viaggio non si smarrisca il ricordo abbiamo deciso di editare una versione cartacea. Abbiamo eliminato l’episodico, l’effimero e il fugace, cercando di mantenere la varietà degli argomenti e il loro fluido susseguirsi, di preservare la sorpresa delle scoperte, degli eventi colti nel loro manifestarsi, delle creazioni appena germogliate.