Un hamburger… d’artista!
12 novembre 2014
24 marzo 2016
Nel repertorio della sua produzione, l’azienda lombarda F.lli Boffi annovera numerose sedute con alto schienale che, anno dopo anno, hanno arricchito il suo catalogo eclettico. Ognuna è caratterizzata da un disegno originale: alcune decisamente contemporanee, anche se imponenti, come Parallel, la seduta creata da Philippe Bestenheider, altre più classicheggianti, come Maxime di Giorgio Pulici con struttura in legno dorato, o Duchess of home di Archer Humphryes Architects, avvolgente come una conchiglia. Tutte, comunque, regali o addirittura papali, come Babette, dalle forme tondeggianti, con schienale che forma una capote. La serie in successione è rivelatrice, sia dell’abilità ebanistica dell’azienda, sia della sua abilità nel reinterpretare il disegno classico secondo una propria originale visione, non priva di accenti, quasi fiabeschi. Non si tratta di produzione in stile, quanto, piuttosto, di aver anticipato una tendenza classicheggiante, ripercorrendo con fantasia la storia dell’arredo per dare vita a nuove creazioni, dotate di memoria.
DOVE: Viale Industria, 5 20823 Lentate sul Seveso MB Italy
Nel repertorio della sua produzione, l’azienda lombarda F.lli Boffi annovera numerose sedute con alto schienale che, anno dopo anno, hanno arricchito il suo catalogo eclettico. Ognuna è caratterizzata da un disegno originale: alcune decisamente contemporanee, anche se imponenti, come Parallel, la seduta creata da Philippe Bestenheider, altre più classicheggianti, come Maxime di Giorgio Pulici con struttura in legno dorato, o Duchess of home di Archer Humphryes Architects, avvolgente come una conchiglia. Tutte, comunque, regali o addirittura papali, come Babette, dalle forme tondeggianti, con schienale che forma una capote. La serie in successione è rivelatrice, sia dell’abilità ebanistica dell’azienda, sia della sua abilità nel reinterpretare il disegno classico secondo una propria originale visione, non priva di accenti, quasi fiabeschi. Non si tratta di produzione in stile, quanto, piuttosto, di aver anticipato una tendenza classicheggiante, ripercorrendo con fantasia la storia dell’arredo per dare vita a nuove creazioni, dotate di memoria.
The Moodboarders è un occhio spalancato sul mondo del progetto in tutte le sue multiformi declinazioni, capace di cogliere, anche nel quotidiano, lo straordinario. È la misura della temperatura epocale. È l’antenna sensibile capace di captare le tendenze sul nascere, i talenti che sbocciano, le estetiche trascurate. Non saggi, ma appunti veloci per sintonizzarsi sul ritmo del nostro tempo. Abbiamo viaggiato un anno senza fermarci e perché di questo viaggio non si smarrisca il ricordo abbiamo deciso di editare una versione cartacea. Abbiamo eliminato l’episodico, l’effimero e il fugace, cercando di mantenere la varietà degli argomenti e il loro fluido susseguirsi, di preservare la sorpresa delle scoperte, degli eventi colti nel loro manifestarsi, delle creazioni appena germogliate.