Emanuel Babled, nato in Francia, approdato a Milano, dove ha studiato design, quindi sbarcato a Venezia per dedicarsi ai suoi vetri scultorei, ha appena annunciato di aver trasferito il suo studio a Lisbona, ma anche se ha cambiato patria, lo vedremo nel mese di Novembre all’inaugurazione del nuovo negozio milanese di Venini, la storica azienda veneta per la qual ha creato numerosi vasi. Nel panorama delle creazioni in vetro Emanuel si distingue per un approccio plastico, quasi volesse restituire alla materia vitrea una consistenza marmorea. Del resto numerose sono nelle sue opere le contaminazioni tra marmo e vetro. I suoi vasi, inadatti ad accogliere i fiori, appartengono al genere delle suppellettili inutili, destinate a farsi ammirare per l’arditezza dei volumi e per le inusuali contaminazioni materiche.

DOVE: Venini – Via Monte Napoleone, 10, 20121 Milano

Emanuel Babled, nato in Francia, approdato a Milano dove ha studiato design, quindi sbarcato a Venezia per dedicarsi ai suoi vetri scultorei, ha appena annunciato di aver trasferito il suo studio a Lisbona. Anche se ha cambiato patria, lo vedremo nel mese di Novembre all’inaugurazione del nuovo negozio milanese di Venini, la storica azienda veneta per la quale ha creato numerosi vasi. Nel panorama delle creazioni in vetro Emanuel si distingue per un approccio plastico, quasi volesse restituire alla materia vitrea una consistenza marmorea. Del resto numerose sono nelle sue opere le contaminazioni tra marmo e vetro. I suoi vasi, inadatti ad accogliere i fiori, appartengono al genere delle suppellettili inutili, destinate a farsi ammirare per l’arditezza dei volumi e per le inusuali contaminazioni materiche.

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The Moodboarders è un occhio spalancato sul mondo del progetto in tutte le sue multiformi declinazioni, capace di cogliere, anche nel quotidiano, lo straordinario. È la misura della temperatura epocale. È l’antenna sensibile capace di captare le tendenze sul nascere, i talenti che sbocciano, le estetiche trascurate. Non saggi, ma appunti veloci per sintonizzarsi sul ritmo del nostro tempo. Abbiamo viaggiato un anno senza fermarci e perché di questo viaggio non si smarrisca il ricordo abbiamo deciso di editare una versione cartacea. Abbiamo eliminato l’episodico, l’effimero e il fugace, cercando di mantenere la varietà degli argomenti e il loro fluido susseguirsi, di preservare la sorpresa delle scoperte, degli eventi colti nel loro manifestarsi, delle creazioni appena germogliate.