Oggetti disobbedienti
11 novembre 2014
18 febbraio 2015
Il Musée des Arts Decoratifs di Parigi organizza periodicamente mostre dedicate ai grandi stilisti, invitandoli a rappresentarsi attraverso il loro lavoro. Dà loro carta bianca per lasciarli liberi di mettersi in scena in prima persona, secondo il loro umore e il loro stile. Più che mostre si rivelano narrazioni figurate. La più recente, dedicata a Dries Van Noten, terminata l’agosto scorso dopo essere stata prolungata grazie al suo successo, è sinora, forse, la più esemplare. Titolata “Dries Van Noten-Inspiration” ha messo in scena alcune delle sue creazioni più riuscite, in una sequenza di wunderkammer che presentavano abiti e accessori assieme ai motivi d’ispirazione: composizioni floreali, quadri, ritratti, personaggi mitici….
Più che una esposizione pareva, tanta era la ricchezza dei colori e delle fantasie, un’esplosione di fuochi d’artificio. Lo schivo stilista belga, che ha tenuto a battesimo la scuola d’Anversa, aprendo la strada a una nuova generazione di creativi anticonvenzionali, ha rivelato una fantasia pirotecnica e una originalità creativa che rendono il suo raffinato e prezioso lavoro, sempre di moda, ma esente dalle mode.
DOVE: Musée des Arts Decoratifs, 107, rue de Rivoli, 75001 Paris
Il Musée des Arts Decoratifs di Parigi organizza periodicamente mostre dedicate ai grandi stilisti, invitandoli a rappresentarsi attraverso il loro lavoro. Dà loro carta bianca per lasciarli liberi di mettersi in scena in prima persona, secondo il loro umore e il loro stile. Più che mostre si rivelano narrazioni figurate. La più recente, dedicata a Dries Van Noten, terminata l’agosto scorso dopo essere stata prolungata grazie al suo successo, è sinora, forse, la più esemplare. Titolata “Dries Van Noten-Inspiration” ha messo in scena alcune delle sue creazioni più riuscite, in una sequenza di wunderkammer che presentavano abiti e accessori assieme ai motivi d’ispirazione: composizioni floreali, quadri, ritratti, personaggi mitici….
Più che una esposizione pareva, tanta era la ricchezza dei colori e delle fantasie, un’esplosione di fuochi d’artificio. Lo schivo stilista belga, che ha tenuto a battesimo la scuola d’Anversa, aprendo la strada a una nuova generazione di creativi anticonvenzionali, ha rivelato una fantasia pirotecnica e una originalità creativa che rendono il suo raffinato e prezioso lavoro, sempre di moda, ma esente dalle mode.
DOVE: Musée des Arts Decoratifs, 107, rue de Rivoli, 75001 Paris
The Moodboarders è un occhio spalancato sul mondo del progetto in tutte le sue multiformi declinazioni, capace di cogliere, anche nel quotidiano, lo straordinario. È la misura della temperatura epocale. È l’antenna sensibile capace di captare le tendenze sul nascere, i talenti che sbocciano, le estetiche trascurate. Non saggi, ma appunti veloci per sintonizzarsi sul ritmo del nostro tempo. Abbiamo viaggiato un anno senza fermarci e perché di questo viaggio non si smarrisca il ricordo abbiamo deciso di editare una versione cartacea. Abbiamo eliminato l’episodico, l’effimero e il fugace, cercando di mantenere la varietà degli argomenti e il loro fluido susseguirsi, di preservare la sorpresa delle scoperte, degli eventi colti nel loro manifestarsi, delle creazioni appena germogliate.