Le creature ibride dei fratelli Campana
12 novembre 2014
26 novembre 2015
Sono editati (2015) dalla galleria parigina di design artistico Kreo i vasi Clown di Pierre Charpin. Pierre, sensibile designer parigino, collaboratore dello studio Sowden a Milano negli anni 90, nominato designer dell’anno nel 2005 dal Salone del mobile di Parigi, progettista per aziende italiane quali Zanotta e Alessi e per le gallerie di design artistico Design Gallery a Milano e Kreo a Parigi, nel 2015 ha creato per quest’ultima una serie di vasi “Clown”, pezzi unici firmati, realizzati in collaborazione con la manifattura di Sevres. Le forme archetipiche in porcellana candida sono decorate, con tanto di naso rosso a ciliegia, alla stregua di volti di clown. Pierre, autore di questo maquillage ceramico, dichiara di aver fatto esplicito riferimento ai clown felliniani. Questo recente progetto del rigoroso Pierre Charpin, noto per la coerenza del suo percorso, rivela un lato trascurato del suo talento: una sorta di creativo sarcasmo che lo stimola a sottolineare il lato grottesco della vita.
DOVE: 31 Rue Dauphine, 75006 Paris, Francia
Sono editati (2015) dalla galleria parigina di design artistico Kreo i vasi Clown di Pierre Charpin. Pierre, sensibile designer parigino, collaboratore dello studio Sowden a Milano negli anni 90, nominato designer dell’anno nel 2005 dal Salone del mobile di Parigi, progettista per aziende italiane quali Zanotta e Alessi e per le gallerie di design artistico Design Gallery a Milano e Kreo a Parigi, nel 2015 ha creato per quest’ultima una serie di vasi “Clown”, pezzi unici firmati, realizzati in collaborazione con la manifattura di Sevres. Le forme archetipiche in porcellana candida sono decorate, con tanto di naso rosso a ciliegia, alla stregua di volti di clown. Pierre, autore di questo maquillage ceramico, dichiara di aver fatto esplicito riferimento ai clown felliniani. Questo recente progetto del rigoroso Pierre Charpin, noto per la coerenza del suo percorso, rivela un lato trascurato del suo talento: una sorta di creativo sarcasmo che lo stimola a sottolineare il lato grottesco della vita
The Moodboarders è un occhio spalancato sul mondo del progetto in tutte le sue multiformi declinazioni, capace di cogliere, anche nel quotidiano, lo straordinario. È la misura della temperatura epocale. È l’antenna sensibile capace di captare le tendenze sul nascere, i talenti che sbocciano, le estetiche trascurate. Non saggi, ma appunti veloci per sintonizzarsi sul ritmo del nostro tempo. Abbiamo viaggiato un anno senza fermarci e perché di questo viaggio non si smarrisca il ricordo abbiamo deciso di editare una versione cartacea. Abbiamo eliminato l’episodico, l’effimero e il fugace, cercando di mantenere la varietà degli argomenti e il loro fluido susseguirsi, di preservare la sorpresa delle scoperte, degli eventi colti nel loro manifestarsi, delle creazioni appena germogliate.