Piccola e sorprendente perla della Val d’Orcia, il borgo medioevale di Castiglioncello del Trinoro domina l’intorno dalla sommità di una collina. Se nell’antichità questo paese, fatto di strade strette e costruzioni in pietra locale, fu un importante crocevia sulla via Francigena, negli ultimi tempi era stato abbandonato dai suoi abitanti e versava in cattive condizioni di conservazione. Grazie all’idea illuminata dell’avvocato americano di origini italiane Michael L. Cioffi, questa meraviglia in provincia di Siena è oggi tornata a nuova vita trasformandosi in Monteverdi Tuscany, una destinazione turistica che fa dell’autenticità il suo più grande punto di forza.

Si tratta di un “albergo diffuso”, ovvero di una struttura destinata all’hospitality i cui spazi occupano parte degli antichi edifici del borgo, restaurati con sapienza e grande rispetto della storia dalla designer Ilaria Miani. Monteverdi Tuscany offre agli ospiti, che vengono accolti in una reception ricavata all’interno di una antico fienile, tre ville private e dodici camere all’interno di un boutique hotel. Oltre a questo, tra le vie tortuose e i muri storici, sono stati aperti anche un ristorante e una graziosa enoteca. C’è anche una Spa con vasche esterne di travertino che utilizza i prodotti della rinomata Officina Profumo Farmaceutica di Santa Maria Novella.

Gli spazi sono perfettamente integrati nell’intorno e non esistono segnali o insegne invasive che deturpano l’armonia e l’atmosfera creata dal recupero ambientale operato a regola d’arte. Anche negli interni si respira un’aria di autenticità: le architetture sono state rispettate nella loro essenza “contadina” e gli arredi scelti parlano tutti il medesimo linguaggio. Monteverdi Tuscany è un luogo magico, dove rigenerarsi lontano dallo stress quotidiano e di frenetici ritmi della vita contemporanea.

DOVE: Via di Mezzo, 53047 Castiglioncello del Trinoro, Sarteano

Piccola e sorprendente perla della Val d’Orcia, il borgo medioevale di Castiglioncello del Trinoro domina l’intorno dalla sommità di una collina. Se nell’antichità questo paese, fatto di strade strette e costruzioni in pietra locale, fu un importante crocevia sulla via Francigena, negli ultimi tempi era stato abbandonato dai suoi abitanti e versava in cattive condizioni di conservazione. Grazie all’idea illuminata dell’avvocato americano di origini italiane Michael L. Cioffi, questa meraviglia in provincia di Siena è oggi tornata a nuova vita trasformandosi in Monteverdi Tuscany, una destinazione turistica che fa dell’autenticità il suo più grande punto di forza. Si tratta di un “albergo diffuso”, ovvero di una struttura destinata all’hospitality i cui spazi occupano parte degli antichi edifici del borgo, restaurati con sapienza e grande rispetto della storia dalla designer Ilaria Miani. Monteverdi Tuscany offre agli ospiti, che vengono accolti in una reception ricavata all’interno di una antico fienile, tre ville private e dodici camere all’interno di un boutique hotel. Oltre a questo, tra le vie tortuose e i muri storici, sono stati aperti anche un ristorante e una graziosa enoteca. C’è anche una Spa con vasche esterne di travertino che utilizza i prodotti della rinomata Officina Profumo Farmaceutica di Santa Maria Novella. Gli spazi sono perfettamente integrati nell’intorno e non esistono segnali o insegne invasive che deturpano l’armonia e l’atmosfera creata dal recupero ambientale operato a regola d’arte. Anche negli interni si respira un’aria di autenticità: le architetture sono state rispettate nella loro essenza “contadina” e gli arredi scelti parlano tutti il medesimo linguaggio. Monteverdi Tuscany è un luogo magico, dove rigenerarsi lontano dallo stress quotidiano e di frenetici ritmi della vita contemporanea.

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The Moodboarders è un occhio spalancato sul mondo del progetto in tutte le sue multiformi declinazioni, capace di cogliere, anche nel quotidiano, lo straordinario. È la misura della temperatura epocale. È l’antenna sensibile capace di captare le tendenze sul nascere, i talenti che sbocciano, le estetiche trascurate. Non saggi, ma appunti veloci per sintonizzarsi sul ritmo del nostro tempo. Abbiamo viaggiato un anno senza fermarci e perché di questo viaggio non si smarrisca il ricordo abbiamo deciso di editare una versione cartacea. Abbiamo eliminato l’episodico, l’effimero e il fugace, cercando di mantenere la varietà degli argomenti e il loro fluido susseguirsi, di preservare la sorpresa delle scoperte, degli eventi colti nel loro manifestarsi, delle creazioni appena germogliate.