La Wunderkammer è la teca delle meraviglie. Fenomeno tipico del cinquecento, anche se le sue origini risalgono al medioevo, era diffusa sino al settecento come scrigno di curiosità scientifiche e artistiche, collezionate da privati, amanti di opere eccentriche. Partendo da una moderna Wunderkammer, proponiamo altre meraviglie contemporanee, segnalando una attitudine dei creativi a suscitare stupore con opere e installazioni virtuose. A Jean Cocteau che chiedeva come si fa a diventare famosi il ballerino russo Vaslav Nijinsky rispose: “stupiscimi”. Poiché, anche se non miriamo alla fama, vogliamo lasciare il segno, proponiamo, in questa puntata, oggetti e installazioni capaci di stupire, iniziando da una wunderkammer aretina.

Cristina Morozzi

La Wunderkammer è la teca delle meraviglie. Fenomeno tipico del cinquecento, anche se le sue origini risalgono al medioevo, era diffusa sino al settecento come scrigno di curiosità scientifiche e artistiche, collezionate da privati, amanti di opere eccentriche. Partendo da una moderna Wunderkammer, proponiamo altre meraviglie contemporanee, segnalando una attitudine dei creativi a suscitare stupore con opere e installazioni virtuose. A Jean Cocteau che chiedeva come si fa a diventare famosi il ballerino russo Vaslav Nijinsky rispose: “stupiscimi”. Poiché, anche se non miriamo alla fama, vogliamo lasciare il segno, proponiamo, in questa puntata, oggetti e installazioni capaci di stupire, iniziando da una wunderkammer aretina.
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The Moodboarders è un occhio spalancato sul mondo del progetto in tutte le sue multiformi declinazioni, capace di cogliere, anche nel quotidiano, lo straordinario. È la misura della temperatura epocale. È l’antenna sensibile capace di captare le tendenze sul nascere, i talenti che sbocciano, le estetiche trascurate. Non saggi, ma appunti veloci per sintonizzarsi sul ritmo del nostro tempo. Abbiamo viaggiato un anno senza fermarci e perché di questo viaggio non si smarrisca il ricordo abbiamo deciso di editare una versione cartacea. Abbiamo eliminato l’episodico, l’effimero e il fugace, cercando di mantenere la varietà degli argomenti e il loro fluido susseguirsi, di preservare la sorpresa delle scoperte, degli eventi colti nel loro manifestarsi, delle creazioni appena germogliate.